Al nuovo sodalizio, la Società Sportiva Calcio Bari costituita nello stesso anno dalla Filmauro, è stato affidato un titolo sportivo di Serie D completamente distinto da quello precedente. I sardi balzano al primo posto nella sesta giornata di campionato grazie alla vittoria sui campioni d’Italia a Firenze per 1-0, rimanendo in testa fino alla fine del torneo, benché incalzati dalla Juventus. Per quanto riguarda la stampa, si fa menzione del Bari in Cine-Sport, una sorta di rivista trisettimanale molto simile ad un giornale, il cui editore era Ferdinando Pinto. In un’altra serie televisiva italiana del 1992, dal titolo Un inviato molto speciale, il protagonista Damiano Tarantella, giornalista pugliese della Rai interpretato da Lino Banfi, inizia le proprie avventure improvvisandosi inviato in un Bari-Juventus giocato allo stadio San Nicola. Il Bari svolge le sue sedute di allenamento presso l’antistadio situato vicino allo stadio San Nicola. Nel 1990, anche in occasione dei mondiali italiani, è stato inaugurato lo Stadio San Nicola, disegnato dall’architetto Renzo Piano e realizzato anch’esso in calcestruzzo armato; presenta le gradinate a due anelli sovrapposti (di cui l’anello superiore a spicchi concavi in parte separati) per un totale di 60000 posti a sedere. ’ultimo, stando alle varie testimonianze non fu usualmente utilizzato per partite ufficiali.
Inizialmente dotato di una tribuna in tufo, acciaio e legno di 200 posti a sedere, il Campo Sports fu interessato da due ristrutturazioni per avvicinarne le dotazioni agli standard e alle necessità del periodo, rispettivamente nel 1928 e 1931; queste modifiche mantennero l’assetto e la tipologia costruttiva dell’impianto portandolo nel 1931 a disporre di una gradinata per ogni lato del campo, per un totale di circa 10.000 posti a sedere. È la fase che scolpisce in tutto e per tutto il Sèrgio Conceição che conosciamo. Eugenio Fascetti (1995-2001) è l’allenatore rimasto più a lungo sulla panchina del Bari (in tutto più di 5 anni, dal dicembre 1995 al maggio 2001); il precedente record era quello di Gaetano Salvemini (3 anni e 3 mesi: dal luglio 1988 a fine settembre 1991) e assieme, Bruno Bolchi, Lauro Toneatto e Francesco Capocasale, tutti tre per 3 anni tondi sulla panchina biancorossa. A quel punto, la dirigenza granata decise di resettare tutto e richiamare l’allenatore artefice dell’ultima promozione, Delio Rossi. Raffronto tra la divisa nera di Fabio Cudicini nel 1970 (sopra), tanto semplice quanto iconica, e quella più variopinta di Sebastiano Rossi nel 1996 (sotto), in linea con le mode del tempo.
1980-81 – 8º nel girone A della Serie C1. Maggior numero di campionati di Serie A terminati all’ultimo posto: cinque volte (1940-1941, 1963-1964, 1969-1970, 2000-2001 e 2010-2011). Record relativo al solo calcio italiano. La parola «ITALIA» era ripetuta più volte nella trama del tessuto, accompagnata dalle quattro stelle mondiali e da strisce oblique. Il club fu da subito affiliato alla FIF (FIGC dal 1909) ed era dotato di uno statuto di 24 articoli approvato assieme all’atto costitutivo. Dal 1908, anno della sua fondazione, il Foot-Ball Club Bari utilizzò come campo di gioco la Piazza d’armi della città di Bari, chiamata «Campo San Lorenzo», che i militari concedevano in uso. Serie B 1981-1982, in cui la giovane compagine allenata da Enrico Catuzzi fu ammirata soprattutto per il gioco praticato, e nella stagione 2009-2010 di massima serie, quando la formazione guidata da Gian Piero Ventura fu apprezzata per il gioco espresso. La conduzione tecnica della squadra, fortemente rinnovata con l’innesto di calciatori di grande spessore per la categoria, viene affidata a Massimo Epifani. Negli ultimi tempi i calciatori del Bari hanno fatto presente che l’impianto presenta problemi di drenaggio e questo causa l’affaticamento dei calciatori durante gli allenamenti nei periodi di pioggia.
L’8 luglio 2016, a seguito di un cambio di proprietà, il club ha adottato nuovo logo disegnato dall’art director Paolo Baldassarri sulla falsariga del modello usato negli anni 1970: un ancile partito bianco e rosso e bordato in nero, contenente sulla sinistra un galletto rosso a figura intera, in piedi sopra un pallone «vecchio stile» (con struttura a strisce rettangolari cucite) egualmente rosso, sulla destra la ragione sociale (scrivendo il nome BARI in stampatello e Football Club 1908 in corsivo e con un carattere tipografico differente). Sito nel quartiere barese Marconi, a fianco della Fiera del Levante, quest’impianto ha la struttura portante in calcestruzzo armato e tamponature in tufo, è ad anello unico, a pianta ellittica lievemente schiacciata e conta più di 45000 posti a sedere; il Bari vi ha giocato le sue gare interne per 56 anni. In questo tutorial dedicato ai siti per comprare maglie da calcio, infatti, avrò modo di fornirti tutte le delucidazioni che ti servono per acquistare ciò che ti serve online, senza doverti muovere da casa. Nei decenni seguenti e per buona parte del Novecento, il tifo legato al Bari Calcio, come in altre zone d’Italia si alimentò e sviluppò più che altro in maniera spontanea.
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