La Division venne vinta giocando un calcio «totale», orchestrato dalla «Holy Trinity» (la trinità) a centrocampo di Howard Kendall, James Alan Ball e Colin Harvey, e rifinito dal capitano Brian Labone a guardia della difesa e dal prolifico centravanti Joe Royle. Tra gli altri grandi protagonisti della sesta First Division si ricordano Billy Bingham, Jimmy Gabriel, Derek Temple, Bobby Collins e Brian Labone. Esonerato Harry Catterick, l’Everton ritornò a lottare per il campionato nella stagione 1974/75, sotto la guida di Billy Bingham, ma alcune inaspettate sconfitte fecero terminare i Toffees in quarta posizione. La stagione seguente i Toffees persero solo sei delle 42 partite disputate, ruolino di marcia che permise all’Everton di vincere il sesto campionato inglese, grazie anche alla coppia del goal Roy Vernon e Alex «Golden Vision» Young che segnarono un totale di 46 goal. Lo sminamento di alcune zone del centro cittadino terminò solo negli anni cinquanta, mentre la cinquecentesca Fortezza Nuova ospitò baracche per 500 sfollati fino agli anni sessanta. I primi anni ottanta vedono il ritorno dell’ex centrocampista della «Holy Trinity», Howard Kendall, nel club come allenatore, dopo aver convinto con il Blackburn portandolo ad una doppia promozione dalla Third Division fino alla massima serie.
Questa volta l’esperienza nella serie cadetta durò tre stagioni, l’ultima delle quali terminata nel 1954 in seconda posizione, che permise la promozione in First Division, decisa nell’ultimo incontro di campionato contro l’Oldham, battuto per 4-0 in trasferta. La ripetizione venne poi persa per 3-0. Finita la stagione venne chiamato ad allenare i Toffees dal Newcastle United, Gordon Lee. La prima di Kendall cominciò in modo promettente con un 3-1 sul Birmingham City nella partita d’esordio di una stagione che terminò con un ottavo posto. Durante le prime tre stagioni da allenatore, Kendall acquistò forti giovani come Neville Southall, Gary Stevens, Derek Mountfield, Peter Reid, Kevin Sheedy e Trevor Steven con Kevin Ratcliffe e Graeme Sharp già nella rosa del club. Ufficialmente chiamato Tennis Club Caltanissetta, sorge nella zona a valle della villa Amedeo, da cui prende il nome. Per molti tifosi, questa è la squadra più spettacolare ed elegante della storia del club. Dopo Bologna la squadra è oltretutto al nono posto e quindi in piena corsa per l’obbiettivo del piazzamento nella parte sinistra della classifica ma arriva una seconda pesante flessione anche nella gestione Zenga che porta a soli 3 punti in 7 partite, di cui quattro di fila senza segnare e la squadra precipita al quattordicesimo posto.
Tuttavia ancora una volta la guerra si affacciava sul Vecchio Continente e l’Everton affrontava lo stop per la Seconda Guerra Mondiale, che durò per sei anni, ancora una volta da campione in carica come era accaduto nella stagione che precedette il primo conflitto mondiale. Lawton, arrivato dal Burnley alla giovane età di 19 anni, segnò 34 goal che gli consegnarono il titolo di erede di Dean. Nel 1926 in seguito alla riforma dei campionati prevista dalla Carta di Viareggio, documento voluto dal regime fascista al fine di sottomettere il mondo del calcio alla propria autorità totalitaria, fu creata la nuova Divisione Nazionale. Dixie Dean divenne il primo numero 9 dell’Everton, numero che divenne immediatamente a livello nazionale ed internazionale sinonimo di centravanti prolifico e di comando, caratteristiche che incarnavano perfettamente lo storico attaccante dei Toffees. Da ricordare nel 1980 il raggiungimento della semifinale di FA Cup, poi persa nella ripetizione, dopo il pareggio del primo match, contro la squadra di Second Division del West Ham United. Nel 1966, l’anno dell’Inghilterra campione del mondo, l’Everton vinse la FA Cup, dopo una rimonta sotto di due goal contro lo Sheffield Wednesday, per 3-2. Due anni dopo il grande palco della finale di FA Cup vide nuovamente riaffacciarsi l’Everton, questa volta sconfitto al Wembley Stadium di Londra per mano del West Bromwich Albion.
La finale di League Cup vide un pareggio al Wembley ed un pareggio nel match di ripetizione all’Hillsborough, per poi terminare in una sconfitta all’Old Trafford di Manchester ai tempi supplementari, che consegnò il trofeo ai Villans. Inoltre vennero disputati match memorabili, uno di questi interruppe la lunga striscia d’imbattibilità casalinga del Manchester United che venne sconfitto nel 1956 per 5-2. L’Everton inoltre per due volte raggiunse la semifinale di FA Cup, nel 1950 perdendo poi nel derby con i rivali del Liverpool e nel 1953 sconfitta dal Bolton. Il 24 settembre, si ritrova la vittoria, con il 2-0 conquistato al Nespoli contro il Pontedera, decisive le reti (una per tempo) di Ragatzu su calcio di rigore al 37′ e di Senesi all’85’. Ha giocato in Serie A con le maglie di Brescia e Legnano, totalizzando complessivamente 21 presenze e 4 reti. Per la seconda volta nella sua storia, l’Everton giocava la Coppa dei Campioni, arrivando ai quarti di finale dove venne però eliminata dai greci del Panathīnaïkos per differenza reti in trasferta. Dopo due stagioni non entusiasmanti terminate all’undicesimo ed al nono posto, Bingham venne sollevato dai suoi compiti nel gennaio 1977. Dopo l’esonero di Bingham, a terminare la stagione venne incaricato temporaneamente Steve Burtenshaw che portò l’Everton alla sua prima finale di League Cup, contro l’Aston Villa, e alla semifinale di FA Cup contro il Liverpool.