Basta un imbuto di latta per sentirsi nel magico mondo di Oz. La partita più attesa dell’anno è sicuramente il derby di Belgrado tra Partizan e Stella Rossa, che è stato classificato tra i 10 derby più accesi del mondo riuscendo in passato a raggiungere la bellezza di 108.000 spettatori. El derby del fuego eterno. Conquista comunque il suo quinto scudetto consecutivo, seppur con un numero limitato di presenze, e senza andare in gol per la prima volta in campionato. “Integrità e purezza: il calcio, quello vero, ha perso un gigante, fai buon viaggio mister Bersellini” è il messaggio che la Nord espone in Inter-Genoa del 24 settembre 2017, per la scomparsa, avvenuta una settimana prima, di Eugenio Bersellini, sulla panchina dell’Inter dal ’77 all’82, vincitore dello scudetto nel 1979/80 e di due Coppe Italia, nel ’78 e nell’82. Al termine del campionato mancano sei giornate e, da ora in poi, ogni partita equivale ad uno spareggio per conservare la qualificazione alla coda di stagione, in cui ci si giocherebbe la seconda promozione consecutiva. Oltre 130 giocatori del Partizan Belgrado fecero parte della nazionale di calcio iugoslava; tra loro ricordiamo: Stjepan Bobek, Branko Zebec, Zlatko Čajkovski, Fahrudin Jusufi, Milan Galić, Milutin Šoškić, Slaviša Jokanović, Predrag Mijatović (ora direttore sportivo del Real Madrid) e Savo Milošević, altro giocatore cresciuto nel Partizan, che detiene il record di 102 presenze nella maglia della nazionale.
Prossimo a compiere 36 anni, il nativo di Innsbruck è attualmente uno dei lunghi di maggiore esperienza della lega, con all’attivo 427 presenze e tredici stagioni in Serie A, campionato in cui Ortner ha realizzato quasi 3000 punti. Punirlo con una insufficienza non sarebbe stato giusto, ma con meno di 1000 minuti all’attivo e prestazioni poche volte al livello del Marchisio pre-infortunio la sua stagione non può considerarsi esattamente soddisfacente. Mbappé, a 18 anni, grazie all’intuizione di Jardim, si configura già come una punta formidabile, ma con le caratteristiche di un’ala; nella passata stagione ha più volte dimostrato la sua propensione ad allargarsi e a cercare gli spazi di mezzo tagliando il campo nel corridoio tra centrale e terzino. Il QPR aveva trionfato per 6-2 nella gara di andata: quando tutto sembrava già scritto, il Partizan riuscì nell’impresa di trionfare in casa per 4-0, qualificandosi al turno successivo. Il 7 ottobre va in scena il primo Clásico di campionato, che si conclude in pareggio per 2-2 (doppiette di Messi e Ronaldo). Dopo essere andata in svantaggio nel primo tempo in seguito al gol di Timo Werner, nella ripresa la squadra di Mourinho pareggia con Lamela e vince 5-4 ai successivi rigori, segnando tutti i tiri dal dischetto, mentre è fatale per i Blues il penalty fallito da Mason Mount.
Il Partizan partecipò alla primissima edizione della Coppa Campioni nel 1955 giocando la prima partita del torneo contro lo Sporting Lisbona finita per 3-3. Divenne anche il primo club dell’est europeo ad avere giocato una finale di Coppa dei Campioni, dopo avere eliminato il Manchester United nelle semifinali del torneo. Nella fase a gironi dimostrarono subito di essere una squadra motivata, trionfando sui greci dell’Egaleo per 4-0, pareggiando 1-1 con il Villareal in casa e 2-2 con la Lazio all’Olimpico di Roma. Il Partizan Belgrado è la seconda squadra più tifata in Serbia (con il 32,2%). I supporters locali della formazione costituiscono il gruppo ultras denominato Grobari, real madrid maglia viola una delle tifoserie più accese al mondo. Vincitore della Coppa di Serbia (7º titolo). Nel recente passato si ricorda la partecipazione del club alla fase finale della Champions League nel 2003-04. Dopo avere eliminato il Newcastle United al Saint James Park il Partizan venne sorteggiato nel gruppo F con Real Madrid, FC Porto (vincitore della Coppa UEFA 2002-03 e futuro campione della Champions League 2003-04) e Olympique Marsiglia (arrivato in finale di Coppa UEFA in quell’anno perdendo la finale con il Valencia). Vincitore della Coppa di Jugoslavia (2º titolo). Nei suoi 75 anni di attività la squadra ha disputato 75 campionati nella SuperLiga (prima chiamata Prva Liga di Jugoslavia), conquistando 27 campionati nazionali, 16 coppe nazionali, una supercoppa nazionali, una Mitropa Cup, una Uhrencup e un Torneo di Viareggio.
È stato il trascinatore della squadra nella partita del secondo turno di Coppa UEFA del 1984-85 contro gli inglesi del Queens Park Rangers, una delle partite memorabili della storia del club. Da allora la storia di Toni è diventata un fenomeno internazionale, che ha contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione critica di questa specie in via d’estinzione. La partita tra QPR e Partizan Belgrado occupa la 70ª posizione nella classifica delle 100 partite più grandi della storia del calcio, in un sondaggio organizzato dalla emittente televisiva Eurosport nel settembre del 2009. Mance morì il 3 settembre del 1985 mentre andava all’allenamento in un incidente d’auto. Fondata il 4 ottobre del 1945 da una società polisportiva fu una delle prime sezioni istituite del Sportsko Društvo Partizan e prese parte all’Associazione Sportiva Jugoslava (oggi Associazione Sportiva Serba). I bianco-neri sono detentori del record nel campionato jugoslavo, parlando in termini di punti segnati durante un solo campionato che furono 107, inoltre sono l’unica squadra che è riuscita ad arrivare imbattuta a fine campionato nella stagione 2004-05. Probabilmente, una delle partite più emozionanti per i bianconeri fu la doppia sfida con il Celtic nella Coppa della Coppe del 1989. La prima partita fu giocata a Mostar dove il Partizan trionfò per 2-1. La partita di ritorno fu giocata in Scozia dove il Celtic vinse per 5-4. Il Partizan segnò negli ultimi minuti del match, e grazie alla regola dei gol fuori casa, si qualificò al turno successivo lasciando perplessi gli oltre 50.000 scozzesi presenti.