Un soprannome popolare per la squadra di calcio del West Bromwich Albion dall’inizio del 1900 è stato «Baggies». Sicuramente ha pesato più l’emozione e la voglia di giocare in un college americano, ma come ho detto anche prima, imparare questa lingua è sempre stato un mio interesse. C’è notizia che sia stato sparato un colpo contro la Polizia. Chi non ha un amico che tifa sempre contro la Nazionale perché la società va a rotoli e noi pensiamo al calcio, che a ogni passaggio effettuato dai piedi dorati dei calciatori conta quanti denari guadagnano, addossandogli tutti i mali della sua busta paga? Il leggendario portiere Jorge Campos, famoso per i completini dai colori sgargianti che si disegnava, viene ancora ricordato come uno dei portieri più singolari della storia del calcio. Ha giocato sia come portiere che come attaccante, realizzando 35 goal ufficiali. Manuel Lapuente di utilizzare Campos sia come portiere che come attaccante nella medesima partita, nonostante non esista nel regolamento alcuna specifica in merito.
Sì, perché a parte Johann Cruijff, che per primo si identificò nel numero 14, infischiandosene delle regole, fino a inizio Duemila non esistevano, nel calcio, le maglie personalizzate. Decorticato: è un orzo sottoposto a processi meccanici per eliminarne la parte più esterna, affinché venga ridotta la fase d’ammollo e i tempi di cottura. Perlato: il processo di raffinazione dei chicchi è più intenso e profondo, perché non solo la parte esterna viene rimossa, ma l’orzo subisce anche un procedimento meccanico comunemente indicato come “sbiancamento”. In quanto, durante lo svolgimento dei Giochi, i giocatori arrivano ad avere un massimo di 23 anni. Come già anticipato, il grande vantaggio dell’orzo perlato è l’eliminazione dei tempi d’ammollo, affinché il cereale possa essere immediatamente utilizzato per le proprie ricette. Si ricorda come la quantità d’acqua dovrà essere tripla rispetto a quella dell’orzo disponibile, inoltre a circa 5-7 minuti dal termine sarà utile aggiustare di sale.
Sono quattro le categorie più comuni, comprensive dell’orzo integrale, di quello solubile, del decorticato e del perlato. Meno fortunato il cambio di lanciatore, e alcuni errori, che hanno procurato un big inning da quattro punti ai ragazzini di Godo, che al 7° hanno anche pareggiato. ’1 aprile possibilità di riprendere i normali allenamenti con contatto e, quindi, anche gradualmente gli allenamenti congiunti con contatto e le amichevoli, con lo svolgimento di un tampone molecolare o anti-genico settimanale, così come indicato all’interno del protocollo. I professionisti sono pochi e marginali; gli imprenditori, se non stanno «lavorando» dietro le quinte, non li ho visti; predominano gli insegnanti e, in particolar modo, i docenti universitari. In questo modo, si elimineranno eventuali residui dovuti al confezionamento e rare alterazioni di sapore. Il centrocampista in quel giorno di aprile si è ritagliato un posto nella memoria di chi ama l’imprevedibile nel calcio. Celebre fu la scelta dell’88 di Buffon che, accusato di nutrire simpatie neo-naziste -negli ambienti neonazisti viene usato come saluto al posto di Heil Hitler, essendo l’H l’ottava lettera dell’alfabeto, 88 starebbe per HH, acronimo di Heil Hitler-, lo sostituì con il numero 77, le gambe delle donne…
I supporter Biancoazzurri, ad esempio, appena appreso che Nani sarebbe diventato un nuovo giocatore della Lazio, hanno sperato che il portoghese scegliesse la maglia numero 7, lasciata libera dal partente Kishna, così da poter acquistare la 7 Nani che, non a caso, è stata la maglia più venduta nell’ultima settimana. Il portiere goleador Rogerio Ceni, capace di giocare 1237 partite segnando 137 reti tra rigori e punizioni, vincendo 26 titoli con la sola maglia del San Paolo, giocò tutta la carriera con la maglia 01, un 10 al contrario, salvo un unico match, il seicentodiciottesimo, dove scese in campo con la 618, appunto, per celebrare l’evento. Scelse il 10 Cristiano Lupatelli, portiere della storica prima stagione in Serie A del Chievo Verona; Bucci, nel Parma, preferì la numero 5 e poi la numero 7, mentre Soviero espresse la sua noia da numero 1 indossando la 8 durante la sua esperienza a Crotone. Spesso in nazionale indossava la maglia numero 9, che utilizzava sia con il completo da portiere che con quello da giocatore di movimento. La fantasia calcistica Sudamericana è universalmente riconosciuta, per questo stupisce meno la scelta di Adolfo Bautista che, durante la stagione del Centenario del Chivas Guadalajara, accantonò il suo storico numero 7 per la maglia numero 100. Si è superata la numerazione che va dall’1 al 99 anche per Tommy Oar, calciatore australiano, che all’esordio con la Nazionale maggiore, nel 2010, dovette indossare la 121, poiché la Confederazione asiatica pretese di mantenere un numero fisso per ogni giocatore impiegato in Nazionale.
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